Museo nazionale d’arte orientale “Giuseppe Tucci”
ha sede nel palazzo Brancaccio a Roma, a breve distanza dalla basilica di Santa Maria Maggiore. È un istituto periferico del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, alle dipendenze della Direzione generale per le antichità.
Il Museo è stato istituito nel 1957 grazie ad un accordo tra il Ministero della Pubblica Istruzione e l’Istituto italiano per il Medio ed Estremo Oriente, che vi ha depositato le proprie raccolte artistiche e archeologiche, provenienti principalmente dalle esplorazioni di Giuseppe Tucci in Tibet, nonché dagli scavi condotti dall’Istituto a Shahr-i Sokhteh in Iran, a Ghazni in Afghanistan e nella valle dello Swat, in Pakistan. Il Museo è stato aperto al pubblico il 16 giugno 1958 e nel dicembre del 1974 è passato al nascente Ministero per i Beni Culturali.
Le collezioni sono state successivamente allargate grazie a donazioni ed acquisti. Presso il Museo si trovano gli uffici che, oltre a consentire la gestione dell’esposizione stabile e delle mostre temporanee, esercitano la tutela dei materiali di arte orientale di proprietà pubblica e svolgono ricerche di archeologia, arte e cultura del mondo asiatico; L’Istituto possiede una biblioteca specializzata, archivi (tra cui quello fotografico) e un Servizio di bioarcheologia. Il Museo custodisce una delle più importanti collezioni d’arte tibetana del mondo, sia per quantità sia per varietà, frutto in gran parte delle esplorazioni del famoso orientalista Giuseppe Tucci a cui il museo stesso è stato intitolato.